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Liste di attesa bloccate e centinaia di posti vuoti nelle Rsa

Gestori, operatori e famiglie degli ospiti pronti a scendere in piazza mercoledì 22 Dicembre. A rischio 12mila posti di lavoro

La conferenza stampa del Comitato di coordinamento dei gestori delle Rsa

Il Comitato di coordinamento dei gestori delle residenze sanitarie assistite ha annunciato una manifestazione di protesta contro le politiche regionali e locali per mercoledì 22 Dicembre, in piazza del Duomo, a partire dalle 10.30, annunciando la presenza anche di operatori e familiari degli ospiti delle strutture.

Fra le questino al centro della protesta, dopo 2 anni di estrema difficoltà per l'emergenza pandemica, c'è il blocco delle liste di attesa per accedere alle strutture a causa del mancato rilascio delle quote sanitarie da parte delle Asl.

"Questo da una parte costringe molte famiglie a rivolgersi alle Rsa privatamente, spesso impoverendosi - si legge in una nota dei gestori delle tsa - dall'altra lascia le Rsa con centinaia di posti vuoti, con ripercussioni pesanti sui posti di lavoro: per le 12mila persone impegnate a vario titolo nel settore, il fallimento delle rsa e la cassa integrazione sono un rischio reale nell'immediato futuro proprio a causa delle centinaia di posti letto lasciati vuoti". "Nello stesso tempo, nonostante manchino i soldi per i nostri anziani - si legge ancora nella nota - alcune amministrazioni locali stannop autorizzando la creazione di maxi-residenze per circa 2.000 posti letto con la speranza di creare nuovi posti di lavoro. Un'incongruenza che, per il Comitato, è frutto di mancanza di visione e di programmazione da parte della Regione".

"Oggi le Rsa sono una rete di strutture e servizi diffusa capillarmente in tutta la Toscana, in grado di diventare centri di servizi integrati, anche domiciliari, e di cure intermedie, per rispondere a una domanda assistenziale finora mai adeguatamente considerata - conclude la nota dei gestori - E ciò è possibile farlo senza necessità di importanti investimenti da parte delle Asl, aprendosi al confronto con chi, da decenni, si prende cura dell'assistenza delle famiglie toscane, per costruire insieme i servizi del futuro".