Cronaca

Legionella in un impianto della questura

Nell'impianto idrico di acqua calda di un edificio della questura è comparso il batterio della legionella. Lo rende noto il sindacato Siulp

Questa la nota diffusa dal sindacato di polizia Siul riguardo la situazione nella struttura Il Magnifico, dove hanno sede alcuni spazi della questura.

"A seguito dell’odierno “Avviso importatnte” con il quale il Questore di Firenze informava della presenza del contaminante batterico “legionella” all’interno dell’impianto idrico dell’acqua calda" hanno detto dal Siulp che "da interlocuzione diretta con il Questore si è appreso che la situazione risulta essere sotto controllo"

"Circa due mesi fa - hanno ripreso - una addetta alle pulizie sarebbe stata ricoverata per polmonite ed a seguito di quel ricovero, nel corso degli accertamenti, sarebbe stato riscontato che la stessa aveva contratto l’infezione. Immediatamente, secondo quanto riferito, pur non avendo contezza del fatto che tale contaminazione fosse avvenuta o meno presso “il Magnifico”, sarebbero state attivate le verifiche necessarie a riscontrare la presenza di tale batterio nell’impianto idrico de “il Magnifico”. Solo accertamenti successivi effettuati nelle campionature dell’acqua avrebbero dato dei risultati positivi nell’acqua calda prelevata dai piani alti della struttura (a livelli – così viene riferito – assolutamente non preoccupanti) dove l’acqua probabilmente non raggiunge i 50°C, temperatura oltre la quale il batterio non resisterebbe. Secondo quanto appreso, inoltre, tale batterio si contrae mediante inalazione di vapore acqueo e non per ingestione o contatto". 

"Nei primi giorni della settimana - hanno aggiunto dal Siulp - è già stata incaricata una azienda che procederà alla bonifica dell’impianto mediante immissione di cloro ovvero di acqua ad altissima temperatura (secondo procedure stabilite dalla stessa e ritenute idonee). Ciò premesso il SIULP ha ricevuto ampie garanzie circa il fatto che la situazione è assolutamente sotto controllo, che sono state già attivate tutte le misure possibili per risolvere il problema in tempi brevissimi e che il rischio di contaminazione può essere evitato non utilizzando acqua calda ovvero facendo la doccia in locali areati (per evitare la formazione di vapore acqueo) e dopo aver fatto scorrere a lungo (almeno 15’) l’acqua calda. Sarà comunque cura di questa O.S. accertarsi che, concretamente, ogni misura necessaria ed utile a risolvere la questione venga prontamente adottata".