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Tav, il tunnel resta l'unica opzione

Per il presidente della Regione Enrico Rossi la priorità è lo smaltimento dell'ingolfamento di treni in corrispondenza di Firenze

"Anche se ci fosse una dichiarazione ufficiale, questo tema andrebbe discusso e andrebbe rivisto proponendo soluzioni alternative di cui verificare impatto, costi e quant'altro", ha detto Rossi. 

Il riferimento è alle indiscrezioni di stampa dei giorni scorsi secondo cui il premier Matteo Renzi sarebbe contrario alla realizzazione del tunnel della Tav a Firenze, optando per il passaggio in superficie. 

"A me interessa - ha proseguito Rossi - che venga risolto il problema del tappo di Firenze. Mi era stato promesso dal precedente governo e dall'amministratore delegato Rfi che sarebbe stato risolto entro il 2014. Adesso vorrei che entro il 2020 fosse risolto perché se no tutto quello che stiamo spendendo subisce un freno: nel fatto che, come avete visto anche l'estate scorsa, i treni dell'Alta velocità che arrivano su Firenze ingolfano la stazione, i treni dei pendolari si inzuccano l'un con l'altro, producono sofferenze, ritardi, disagi". 

Per Rossi dunque "il sottoattraversamento è quello che è stato deciso. Se poi ci sono comunicazioni diverse, le commenterò".

Sulla questione delle terre di riporto, poi, "non ho nessuna comunicazione ufficiale", ha aggiunto il presidente della Regione Toscana. 

"Per me fa fede quello che mi viene detto dalle fonti ufficiali - ha proseguito, a margine della firma di un accordo con Rfi - che sono quelle che vi dico: oggi il ministero dell'Ambiente porta in discussione la possibilità di utilizzo delle terre a seconda di certe condizioni, cosa che era stata richiesta dal ministero dei Trasporti, e mi è stato detto che entro un certo periodo di tempo i lavori devono partire".