Una manciata di minuti per sparire, dalle 15,13 quando le videocamere la ripresero mentre saliva le scale dello stabile allora occupato abusivamente in cui viveva con la madre e il fratellino e le 15,45 quando la mamma tornò dal lavoro e non la trovò più: è scomparsa così Kataleya Alvarez, 5 anni, nel pomeriggio del 10 Giugno scorso.
Oggi scoccano tre mesi da che della bimba non c'è più traccia, trascorsi in indagini serrate per sequestro di persona a scopo estorsivo, lo sgombero dell'edificio alla periferia di Firenze, i sopralluoghi in quella palazzina anche coi corpi speciali dei carabinieri che l'hanno setacciata palmo a palmo, l'arresto dello zio a cui era affidata al momento della scomparsa per un presunto racket delle stanze che si sarebbe consumato all'interno dello stabile con tanto di violenze fino all'accusa di tentato omicidio.
Della piccola Kata nessuna traccia ma una pista, quella sì: porta in Perù, paese di origine della bambina e della sua famiglia. Nei giorni scorsi la procura di Firenze, titolare dell'inchiesta, ha formalizzato una richiesta di rogatoria per poter acquisire testimonianze in quel paese. Si cerca ovunque. Al momento, dopo 90 giorni, Kata non si trova.