Cronaca

Inchiesta Open, Carrai ricorre al Tribunale del Riesame

I difensori dell'imprenditore fiorentino hanno annunciato il ricorso contro il sequestro di documenti, cellulari e pc effettuati due giorni fa

Marco Carrai

L'ex membro del cda della Fondazione Open Marco Carrai, indagato per finanziamento illecito ai partiti nell'ambito dell'inchiesta sulla Fondaziome Open, l'ente che raccoglieva fondi per l'attività politica di Matteo Renzi, presenterà tramite i suoi legali un ricorso al tribunale del Riesame per chiedere l'annullamento del sequestro di documenti, telefoni cellulari, pc e altri supporti informatici meso ijn atto due giorni fa dalla Guardia di Finanza durante una perquisizione (vedi qui sotto gli articoli collegati). La procura sta svolgendo una serie di approfondimenti anche su una società di cui Carrai è socio con sede in Lussemburgo.

Nell'inchiesta sono indagate oltre a Carrai altre quattro persone: l'ex presidente della Fondazione Alberto Bianchi, l'imprenditore Patrizio Donnini, la moglie di Donnini Patrizia Mammoliti e l'amministratore della società Renexa Lino Bergonzi.

Matteo Renzi intanto prosegue i suoi attacchi alla procura fiorentina (vedi qui sotto gli articoli collegati), per l'inchiesta sulla Fondazione Open e anche alla luce delle notizie diffuse da alcuni giornali in merito a un prestito ricevuto da Matteo Renzi l'anno scorso da un privato per acquistare una casa a Firenze, nella prestigiosa zona di piazzale Michelangelo, insieme alla moglie. "Ho criticato l'invasione di campo di due magistrati nella sfera politica e la risposta è la diffusione di miei documenti privati personali. Brivido! - ha scritto Renzi su Facebook - Tuttavia non ho segreti. La mia casa, le mie auto, la mia vespa: tutto è perfettamente regolare. Quando ho avuto un prestito, ho fatto una scrittura privata e l'ho onorato restituendolo in cinque mesi. Guadagno molto bene, non ho niente da nascondere. Ma non vi sembra curioso che uno possa ricevere avvertimenti di questo genere?".