Il treno è arrivato nello scalo fiorentino poco prima di mezzogiorno con un guasto all'impianto di condizionamento. Ma a essere bollente, più che il clima all'interno del convoglio, era l'umore dei passeggeri esasperati dal caldo. Colpa del guasto all'impianto di condizionamento a bordo, tra l'altro, di un treno i cui finestrini non possono essere aperti.
Alla fine c'è stato bisogno di far intervenire gli agenti della Polfer per evitare che le proteste diventassero troppo animate. I circa quattrocento passeggeri a bordo del treno sono stati fatti scendere. Un'ora di attesa, poi quasi tutti sono potuti salire su un treno messo a loro disposizione.
Quelli rimasti a Firenze, all'incirca una quarantina, hanno proseguito il viaggio a bordo di un treno partito alle 14.20 da Santa Maria Novella. Stavolta al fresco del condizionatore.