E' accusata di aver dirottato fondi destinati alle imprese per superare l'emergenza Covid in un conto corrente acceso in un paradiso fiscale. Per questo una società attiva nel settore della vendita di pacchetti turistici è diventata destinataria di un sequestro preventivo, da parte della guardia di finanza, pari a 260.000 euro. Le indagini sono scattate nell'ambito di controlli per il contrasto al lavoro in nero tra tour operator.
Gli investigatori hanno poi incentrato l'attenzione su una società che faceva capo a due persone originarie dello Sri Lanka. Dagli accertamenti sarebbe venuta fuori una evasione di circa 800.000 euro. La stessa società, nel corso degli accertamenti, è stata raggiunta anche da un'ordinanza del Tribunale di Firenze, spiegano le fiamme gialle, per inibire la riproduzione ai fini commerciali e in qualsiasi forma dell'immagine del David di Michelangelo.
La finanza ha anche rilevato che durante la pandemia la società in questione non era più operativa ma aveva richiesto ed ottenuto, senza i necessari requisiti, contributi stanziati dal Governo per superare la crisi causata dall'emergenza sanitaria. Fondi pubblici che gli amministratori avrebbero trasferito nel conto corrente del paradiso fiscale.