Resta ai domiciliari l'imprenditore pugliese Luigi D'Agostino, accusato di reati fiscali commessi attraverso l'emissione di false fatture allo scopo di manipolare i bilanci di società a lui riconducibili (vedi qui sotto gli articoli collegati). Lo ha deciso il Tribunale del Riesame respingendo il ricorso presentato dai legali.
I domiciliari erano scattati il 13 giugno scorso al termine di un'inchiesta che ha portato anche al sequestro preventivo di beni di D'Agostino per un valore complessivo di tre milioni di euro. Nelle indagini sono coinvolte anche l'ex moglie dell'imprenditore e l'attuale compagna.