Elezioni 2020

Giani lancia la Toscana 'più forte e unita'

Dopo lo stop dovuto al lockdown per l'emergenza Covid Eugenio Giani riparte con la campagna elettorale per le elezioni regionali da Firenze

Simona Bonafè, Eugenio Giani e Dario Nardella

Con la colonna sonora di Ennio Morricone, distanziati e con mascherine in molti sono arrivati per la ripresa della campagna elettorale di Eugenio Giani, candidato del centro sinistra alla presidenza della Regione Toscana e attuale presidente del Consiglio regionale.

La serata al Tuscany Hall di Firenze ha avuto come slogan "Toscana più forte e unita" lo stesso scelto da Giani per la sua campagna elettorale. Oltre cento persone in platea e presenti anche una cinquantina di sindaci, tra questi il sindaco di Prato Matteo Biffoni e quello di Firenze Dario Nardella.

E non a caso Giani ha proprio parlato della centralità dei sindaci nella politica regionale: "Sono convinto che la Regione non deve porsi gerarchicamente su un livello superiore, in modo centralistico come qualche volta è stato rappresentato, ma invece deve riuscire a interpretare quello che poi le comunità spesso concordano con i loro rappresentanti nei comuni. Quindi per me il parere dei sindaci sarà sempre fondamentale, anzi mi sento un sindaco fra i sindaci".

Molte le idee messe in campo dal candidato del centrosinistra, tra queste quella di un commissario regionale per la semplificazione amministrativa, perché ha detto Giani "Penso a una Toscana più semplice, in grado di realizzare ad esempio quelle opere pubbliche su cui vi è anche il decreto recente del governo. Io in questo senso il commissario lo vorrò anche per la semplificazione amministrativa, perché troppe volte il nostro sistema di leggi e regolamenti ha bloccato cose su cui vi erano già finanziamenti e sufficiente concordanza delle forze politiche".

Nel suo discorso ha anche parlato di politiche di genere e pari opportunità lanciando l'idea di una vicepresindente donna: "Il mio vicepresidente sarà donna perché sulle politiche di genere dovremo dare una forte scossa.  Dobbiamo far passare un'altra cultura. La Toscana sulla questione dei diritti dovrà avere un ruolo fondamentale".