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"Chiuso per ferie", effetto coronavirus sui negozi

Si moltiplicano i negozi a gestione cinese che tirano giù il bandone dopo i casi di contagio in Toscana. Chiusure annunciate di oltre un mese

Dopo i primi casi di contagio da coronavirus in Toscana (sei al momento quelli positivi di cui uno, quello di Pescia, clinicamente guarito) aumentano a vista d'occhio i negozi gestiti da cittadini orientali che chiudono i battenti. C'è chi lamenta un crollo della clientela e chi ha scelto di chiudere per precauzione. 

La situazione è evidente a Firenze. Nel sottopassaggio della stazione, ad esempio, è impossibile non notare i bandoni tirati giù in successione. A serrare i battenti, anche in centro, sono poi molti ristoranti e centri estetici. Sui bandoni, praticamente ovunque, campeggia la scritta "Chiuso per ferie" e in alcuni casi la riapertura è annunciata anche dopo un mese. 

Una scelta in linea con quella adottata anche in altre città italiane, come Palermo: qui, dopo la notizia della turista bergamasca risultata positiva al test, un gruppo di negozianti orientali della zona di via Lincoln ha deciso di chiudere sperando di scavallare il momento critico e tornare alla normalità.