Cronaca

Duemila euro per corrompere il finanziere

I titolari di un bar a rischio chiusura per gioco d'azzardo hanno consegnato la bustarella in caserma davanti a testimoni. E sono scattate le manette

Sono cinesi e hanno entrambi quarant'anni i titolari di un bar di Campi Bisenzio arrestati dalle Fiamme Gialle dopo un maldestro tentativo di corruzione  di un finanziere messo in atto direttamente in caserma.

La vicenda è iniziata dopo l'ultimo controllo effettuato dal finanziere nel locale dei cinesi: i due sono stati colti sul fatto mentre, per l'ennesima volta, esercitavano il gioco d'azzardo in una bisca clandestina allestita sul retro. Custi i precedenti, il finanziare non si è limitato a denunciare la coppia di titolare e a sequestrare il bar ma ha inoltrato al Comune anche la richiesta dei sospendere la licenza commerciale.

Questa circostanza ha preoccupato i due cinesi al punto da indurli qualche giorno dopo a telefonare più volte al finanziere per chiedergli un incontro. Insospettito, prima il militare ha rifiutato poi li ha invitati ad andare in caserma.

Ed è qui i due gli hanno candidamente consegnato di fronte a testimoni una borsetta con all’interno duemila euro affermando che si trattava di un regalo per lui e per la sua fidanzata a patto che la violazione a loro carico venisse "ammorbidita" e che la sospensione della licenza venisse scongiurata. Dopo di che, stop ai controlli nel bar.

A quel punto il finanziere e i colleghi hanno chiamato il pm di turno e gli hanno raccontato cosa era successo, ricevendo l'autorizzazione a procedere con l'arresto. La borsa ed il denaro sono stati sottoposti a sequestro quale prova del tentativo di corruzione.