La deportazione nel campo di Mauthausen e poi l'uccisione per mano nazista: così morì Gaetano Comunale, vetraio empolese che nel 1944, per aver scioperato con altri operai, venne preso dai nazisti, internato e privato della vita.
Ebbene: ora ai suoi eredi spetta un risarcimento per 720mila euro, e a stabilirlo è stato il tribunale di Firenze. E' la prima volta che viene emesso un simile pronunciamento per i familiari di un deportato toscano.
Il risarcimento dovrà essere attinto dal fondo governativo nato nel 2022 per volontà del governo guidato da Mario Draghi. L'avvocatura di Stato ha però facoltà di fare appello contro la sentenza.
Il vetraio venne catturato con altri 25 operai in un rastrellamento finalizzato a reprimere lo sciopero.
Soddisfazione per la sentenza è stata espressa dal sindaco di Empoli, Alessio Mantellassi: "Siamo soddisfatti - sono le sue parole - del fatto che per la prima volta si riconosca a una famiglia empolese un risarcimento. Sono contento che la nostra città, medaglia d'oro per la Resistenza, sia al centro di una sentenza in qualche modo storica".