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Cure in Toscana per due bambini con gravi ferite da guerra

L'ospedale pediatrico fiorentino ha accolto i due piccoli, arrivati da Gaza con i loro familiari grazie ad un programma di assistenza umanitaria

Bambini da Gaza al Meyer per curare gravi ferite da guerra. L'ospedale pediatrico fiorentino ha accolto due bimbi, arrivati nel cuore della notte accompagnati da familiari e fratellini grazie ad un programma di assistenza umanitaria del governo italiano, che vede in prima linea la Cross e alla Prefettura di Firenze. Adesso i piccoli pazienti, una bambina di 6 anni e un bambino di 9, riceveranno le cure necessarie.

La bambina, accompagnata dal nonno, ha riportato un politrauma: "A preoccupare i medici - spiegano dal Meyer - è il trauma cranico che richiederà una valutazione neurochirurgica. Il secondo bambino è rimasto coinvolto nello scoppio di una bomba: ha purtroppo già subito in patria un’amputazione. Insieme al piccolo ci sono il nonno, due fratellini e la mamma, in stato interessante".

Al loro arrivo, i bambini e i loro familiari sono stati accolti dagli operatori dei servizi sociali e da un mediatore linguistico messo a disposizione dalla Fondazione Meyer.

“La Toscana, come sempre, è pronta ad allargare le proprie braccia e il proprio cuore, mettendo a disposizione le proprie eccellenze sanitarie e garantire così cure adeguate a chi non lo può ricevere nel proprio paese - commenta il presidente della Toscana, Eugenio Giani – Offriamo una speranza a chi soffre ed è meno fortunato e lo facciamo non solo in occasione di guerre o gravi emergenze, investendo nella cooperazione internazionale ad esempio per far crescere i sistemi sanitari di altre nazioni, ispirati da tre principi che sono alla base della sanità pubblica: ovvero equità, accesso universale e lotta alle disuguaglianze”.