Cronaca

Dal web spariscono 160 milioni di criptovalute

Prosciugato il portafoglio elettronico di una società fiorentina che ha denunciato l'ammanco di 17 milioni di Nano. Aperta un'inchiesta

E' stata la stessa Bitgrail, società fiorentina di consulenza, a comunicare l'ammanco di criptovalute che fanno parte di uno dei propri portafogli. Si tratta di 17 milioni di Nano. Un colpo per il quale, si legge in una nota diramata dall'azienda, è stata presentata "regolare denuncia querela presso le autorità di polizia competente e le indagini di polizia sono in corso". Dell'ammanco la società si è resa conto a seguito di "controlli di verifica interna di congruità delle operazioni di prelievo" che hanno fatto emergere "delle transazioni non autorizzate".

Proprio per consentire lo svolgimento delle indagini il sito ha sospeso tutte le proprie funzionalità. In altre parole non è stato più possibile effettuare prelievi e depositi. Uno stop che ha interessato i tantissimi utenti ai quali la società ha presentato le proprie scuse. 

Bitgrail ha fatto anche sapere che del totale di coin Nano resta circa un 20 per cento mentre tutte le altre "sono al sicuro". "Tutti i bug pregressi dell'exchange che hanno portato perdite (molto ridotte) in altre monete (ETH ad esempio) sono stati ovviamente risolti e sanate direttamente dalla società settimane/mesi fa", spiega ancora l'azienda che ha ribadito come nel caso di Nano si sia trattato "di un furto".