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Cittadini scienziati riscoprono la farfalla ritenuta scomparsa

Il team di appassionati coordinato da studiosi toscani ha confermato la presenza di insetti impollinatori di cui da decenni si erano perse le tracce

La farfalla Hipparchia neomiris

No, non è sparita: la farfalla Hipparchia neomiris, specie endemica di poche isole e che a Capraia non si avvistava più dagli anni '80, c'è. L'hanno avvistata due cittadini scienziati l’hanno registrata nel 2019 e nel 2020, e non è che uno dei risultati inaspettati ottenuti nell'ambito di uno studio coordinato dall'università di Firenze e pubblicato sulla rivista Biodiversity and Conservation come caso virtuoso di citizen science che ha permesso di aggiornare gli indici di rischio di estinzione delle circa 250 specie presenti nei parchi nazionali italiani.

La ricerca riporta i risultati della partecipazione degli appassionati di farfalle nel monitoraggio delle specie presenti nei parchi nazionali italiani. Il responsabile dello studio è Leonardo Dapporto, ricercatore di Zoologia dell’Ateneo fiorentino, che ha guidato il team composto anche dai ricercatori delle Università di Pisa e di Torino e dell’Institute of Evolutionary Biology di Barcellona.

Grazie alla documentazione caricata negli ultimi quattro anni dagli appassionati, infatti, il team di ricercatori - che ha sviluppato la ricerca nell’ambito dei finanziamenti Pnrr al Centro Nazionale di Biodiversità di cui l’Ateneo fiorentino è partner - ha potuto confermare la presenza di farfalle di cui non si avevano avvistamenti da alcuni decenni.

Valutando i dati della comunità virtuale dei naturalisti, spesso neppure consapevoli di aver ‘preso nella rete’ un esemplare rarissimo, i ricercatori hanno riconosciuto molte farfalle date per scomparse, come nel caso di Hipparchia neomiris.

“Quando di un insetto non si hanno segnalazioni recenti - spiega Dapporto - alla sua specie viene attribuito un indice di rischio di estinzione, che è il risultato del rapporto tra gli anni in cui le osservazioni sono assenti e quelli da cui si registra la prima presenza". 

Ebbene: “Le osservazioni dei cittadini scienziati ci fanno capire che la situazione è più rosea di quella descritta dalla letteratura scientifica. Complessivamente, infatti - conclude Dapporto - abbiamo abbassato di circa 11% l’alert relativo alle farfalle presenti nei Parchi naturalistici".