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Casa, presidio per bloccare gli sfratti in Toscana

Blocco degli sfratti e rientro a lungo termine delle morosità tra le richieste dei manifestanti che hanno preso parte al presidio a Firenze

Presidio tra il Palazzo del Pegaso e la prefettura di Firenze contro gli sfratti, i rincari degli affitti e la carenza di alloggi popolari.

La manifestazione organizzata dal Movimento Ogni giorno è il Primo Maggio ha visto la partecipazione di reti, come la Rete Antisfratto Fiorentina e movimenti del capoluogo toscano.

I manifestanti hanno evidenziato "la difficoltà di avere o mantenere una casa per colpa di prezzi e affitti sempre più cari e per la carenza di alloggi popolari". Ed hanno chiesto "Blocco degli sfratti e predisposizione di piani a lungo termine di rientro delle morosità". 

Emergenza, scrivono in una nota i manifestanti, per il "numero esponenziale di sfratti pendenti che in Italia sono stimati in oltre 150mila e di sfratti esecutivi anche per morosità incolpevole stimati in 2400 solo per la città di Firenze nel 2022 e chi perde la casa e quindi la residenza perde spesso anche l’accesso ai servizi sanitari essenziali". Segnalata anche "la difficoltà di studenti universitari fuori sede di reperire un posto letto per poter studiare, situazione particolarmente gravosa in città turistiche come Firenze. Presto solo i ricchi potranno curarsi e studiare, mentre gran parte, anche dei lavoratori, non potranno sistemare i denti ai propri figli o consentirgli di fare l’università".

Le richieste "Chiediamo a partire dal nostro territorio della Toscana il diritto alla casa con un forte calmieramento dei costi di affitto e acquisto delle abitazioni. Blocco degli sfratti e predisposizione di piani a lungo termine di rientro delle morosità. Requisizione delle proprietà immobiliari sfitte e la loro destinazione a edilizia popolare. Il rilancio della edilizia residenziale pubblica".

Al presidio hanno partecipato i rappresentanti fiorentini di Sinistra Progetto Comune "Al fianco di movimenti e sindacati - hanno commentato in una nota i consiglieri comunali Bundu e Palagi - per ribadire l'inadempienza delle istituzioni di fronte a un diritto umano: avere un tetto sulla testa è un bisogno fondamentale, a cui non si può rispondere con liste di attesa e assenza di alloggi".