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Campriani, da Rio un ritorno da star

Accoglienza tra selfie e entusiasmo per il campione arrivato all'aeroporto di Fiumicino con al collo i due ori conquistati alle Olimpiadi

Lo sguardo è un po' stanco ma in fondo non potrebbe essere altrimenti dopo l'impresa olimpica che ha portato il sestese Niccolò Campriani per ben due volte sul gradino più alto del podio. Due gli ori conquistati a Rio nella carabina 10 metri aria compressa e nella carabina 50 metri 3 posizioni. Un'impresa che ha scatenato l'entusiasmo all'aeroporto di Fiumicino quando ancora Campriani non era sceso dalla scaletta dell'aereo. 

La descrizione più calzante del periodo trascorso a Rio de Janeiro, l'ha data lo stesso campione prima di ripartire per Verona: "Dal punto di vista emotivo, è come se fossi appena sceso dalle montagne russe. Mi gira, per questo, ancora un po' la testa. Ora ho davvero tanto bisogno di staccare la spina, di tornare alla routine quotidiana e, soprattutto, di godermi il presente prima di pensare al futuro". 

La stanchezza, ha detto Campriani, è dovuta anche a "un'altra notte insonne passata a seguire la gara in diretta dell'omnium di ciclismo su pista e a fare il tifo per Elia Viviani, al quale vanno i miei complimenti per la bellissima impresa compiuta". 

E tra i tanti che hanno voluto fare una foto con lui, è spuntata anche una comitiva di giapponesi che, appena lo hanno riconosciuto, non hanno trattenuto l'entusiasmo chiedendo una raffica di autografi e di selfie. "È stato un bentornato da star - ha commentato ridendo - Confesso: tutto ciò un po' m'imbarazza ma, al contempo, questa partecipazione non può, ovviamente, che farmi piacere".