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Energia dall'Arno, 12 impianti idroelettrici sulle pescaie

Riforniranno 20mila famiglie abbattendo di circa 25mila tonnellate annue le emissioni di Co2. I primi a entrare in funzione sono a Compiobbi e Incisa

L'impianto a Compiobbi

Obiettivo: 12 impianti idroelettrici sulle pescaie dell'Arno in grado di produrre energia rinnovabile per 20mila famiglie. La rivoluzione inizia adesso, con l'entrata in funzione delle prime due 'briglie' sull'Arno a Compiobbi e a Incisa. La messa in esercizio di questi primi impianti è stata presentata oggi 25 Maggio a Firenze nella sede della presidenza della giunta regionale toscana, Palazzo Sacrati Strozzi, alla presenza del presidente della Regione Eugenio Giani e dell'assessora all'ambiente Monia Monni con il presidente della società di progetto Iniziative Toscane Alberto Rizzi.

Nell'occasione è stato fatto il punto sul project financing da 80 milioni di euro con la società di progetto Iniziative Toscane, che include appunto la realizzazione di 12 impianti idroelettrici in contemporanea al recupero e alla riqualificazione di 13 pescaie lungo 55 chilometri circa dell'asse fluviale dell'Arno fra Incisa e Lastra a Signa. Otto, al momento, i cantieri operativi.

Le località sono Incisa, Rignano, Sieci, Ellera, Compiobbi, il Girone, Vallina, Rovezzano, Porto di Mezzo a Signa e, a Firenze, la zona di San Niccolò e il parco delle Cascine. Entro il 2023, in tempi diversi, saranno pronti gli impianti di Sieci, Ellera, Martellina e Cartiera, Sant’Andrea a Rovezzano, San Niccolò e l’Isolotto.

La produzione di energia elettrica stimata con l’entrata in funzione di tutti e 12 gli impianti si aggira sui 55 Gigawattora l’anno, per un risparmio di circa 25mila tonnellate annue di CO2. Su 6 dei 12 impianti di produzione di energia, saranno installate colonnine per la ricarica di veicoli elettrici alimentate direttamente dall’energia prodotta dall’Arno.

Gli impianti, ha evidenziato invece Rizzi, "sono a impatto zero perché non c'è consumo di acqua in quanto sono realizzati in entrata e in uscita sulla traversa quindi l'acqua entra ed esce senza captazioni".

Nell’ambito di ognuna delle 13 traverse in corso di rifunzionalizzazione, vere e proprie barriere ecologiche, sono state e verranno realizzate opere di mitigazione ambientale e ripristino dei corridoi ecologici tramite la realizzazione di scale per la risalita della fauna ittica.

Solo le due briglie di Incisa e Compiobbi copriranno il fabbisogno energetico di 1.500 famiglie e già 10 colonnine di ricarica per veicoli elettrici sono in funzione: "E' un risultato del quale siamo particolarmente soddisfatti"; ha sottolineato Monni.

“Ecco un esempio di produzione di energia pulita", ha detto il presidente Giani che ha parlato di un salto di qualità anche culturale. Ed ha aggiunto: "In questo modo coniughiamo sicurezza, sostenibilità ambientale e riqualificazione di vecchi manufatti. Le traverse, o pescaie, sono opere trasversali al corso d’acqua realizzate per produrre forza motrice, un tempo a servizio di mulini o opifici, che hanno anche un ruolo di regimazione delle acque. Alcune di queste opere sono vecchie di qualche secolo e quindi non in buone condizioni. Sotto questo profilo il progetto punta perciò anche a salvaguardare la biodiversità e valorizzare un patrimonio storico-culturale composto da opere di ingegneria e architettura fluviale".

La concessione avrà durata trentennale, estendibile di ulteriori 10 durante i quali sia le opere idrauliche che quelle destinate alla produzione idroelettrica saranno manutenute e gestite dal concessionario. Al termine della concessione le opere rientreranno completamente nella proprietà della Regione Toscana che potrà provvedere ad un nuovo affidamento.