Fiesole si candida a Capitale Italiana della Cultura per il 2028. La presentazione della candidatura si è svolta oggi al Teatro di Fiesole.
Presenti insieme alla sindaca Cristina Scaletti, anche il presidente della Regione Eugenio Giani e il coordinatore scientifico del progetto di candidatura Paolo Verri, uno specialista nella progettazione culturale, già protagonista nell’elezione di Matera come Capitale Europea della Cultura nel 2019.
Per costruire il progetto di candidatura il Comune ha deciso di proporre un percorso partecipativo chiedendo ad enti, istituzioni, forze economiche e sociali, associazionismo, fondazioni e cittadini un contributo di idee e proposte. Centrale anche il coinvolgimento dei giovani, per progettare insieme la città che immaginano per il loro futuro.
“Con la candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2028 possiamo valorizzare il patrimonio esistente ma solo nella consapevolezza che deve essere il punto di partenza per aprire una riflessione condivisa su come immaginiamo la cultura nei prossimi 25 anni – ha spiegato la sindaca Cristina Scaletti – . Fiesole deve guardare oltre l’orizzonte e diventare un nuovo modello di sviluppo culturale sia a livello nazionale che internazionale”.
Questo, ha aggiunto Scaletti sarà possibile “attraverso una visione che affonda le radici in una realtà consolidata e viva, e che guarda alla cultura come pratica da vivere e costruire insieme, riconoscendo il ruolo centrale della comunità. La cultura come bene universale e condiviso. Una grande sfida per un progetto che può nascere solo attraverso un ampio e concreto processo partecipativo".
La candidatura sarà accompagnata da un logo, appositamente realizzato. Un logo che, ha spiegato la sindaca, "richiama il rapporto tra Fiesole e la Toscana e il legame tra la pietra e il cielo, tipico della nostra città" e che "Sarà utilizzabile da tutti quelli che vogliono sostenere la candidatura".
“Dall’antichità Fiesole ha generato una identità culturale - ha dichiarato il presidente della Regione Eugenio Giani - che oggi vuole essere quella di tutta la Toscana candidandosi a Capitale italiana della Cultura 2028. Un anno che diventerebbe il prologo del 2029, l’anno degli Etruschi in cui ricordiamo i 2500 anni dal culmine della civiltà Etrusca con une bellissima mostra che si sta preparando a Palazzo Strozzi a Firenze. Ma il 2028 per Fiesole non è solo la civiltà etrusca o romana, la cultura del passato, ma è la cultura del presente – ha sottolineato Giani - e lo dimostra questo bellissimo teatro in cui presentiamo la candidatura, una struttura di grandissimo significato dal punto di vista architettonico e di attrazione culturale. Fiesole è la città che mette insieme l’Arno ma dall’altro un sistema collinare così bello che ha sempre fatto innamorare tutti coloro che da ogni parte del Mondo vedono in assoluto il panorama più bello della piana fiorentina. Con le sue caratteristiche culturali, paesaggistiche e socio economiche, Fiesole è davvero in grado di rappresentare molto della bellezza Toscana”.