Cronaca

Lavorano pelli di specie protette ma senza traccia

E' scattata la maxi sanzione per la ditta che non aveva aggiornato il registro Cites pur commercializzando parti di animali tutelati

Lavoravano e commercializzavano parti e pelli di animali di specie protette ma senza che ce ne fosse traccia negli appositi registri dedicati proprio alla Convenzione sul commercio internazionale delle specie animali e vegetali in via di estinzione (Cites), firmata a Washington il 3 marzo 1973.

I carabinieri del nucleo specializzato di Firenze hanno elevato una maxi sanzione alla ditta in questione, che tratta pellami di coccodrillo e caimano, con un verbale da 10.000 euro.

L’attività, spiegano i carabinieri in una nota, ha interessato la tracciabilità di parti e prodotti ottenuti da esemplari di specie incluse nella Convenzione: "Durante il controllo è stato riscontrato che la ditta non aveva aggiornato da tempo il registro Cites pur detenendo e commercializzato parti e prodotti di esemplari di specie incluse" negli allegati Cites di riferimento.