Un bando per la Toscana che piace all'estero, una delle regioni più attrattive d'Europa per gli investimenti stranieri che conta quasi 3.000 unità locali di aziende multinazionali. Si tratta del 6,2% del dato nazionale, e il sistema ha capacità di occupare più di 80mila lavoratori. Bene, ma adesso si guarda oltre con un'iniziativa messa in campo dalla Regione Toscana che punta ad incrementare i numeri già di tutto rispetto conquistando investimenti da oltre confine specialmente negli ambiti di ricerca, istruzione, formazione e alta formazione.
A parlare di un aspetto dell'economia toscana la cui strategia è stata riconosciuta come una delle più efficaci in Europa da fDI, pubblicazione specializzata collegata al Financial Times, è il presidente della Regione Eugenio Giani: "Il nuovo bando punterà a far crescere gli investimenti esteri in Toscana a partire dalla ricerca, dall'istruzione, la formazione e l'alta formazione, per attrarre capitali stranieri sviluppando competenze e valorizzando una rete altamente competitiva, che poggia le basi su centri di eccellenza, spin-off universitarie, startup innovative".
Non solo: "L'attività farà leva anche sui protocolli d’intesa firmati fra Regione, Anci, Upi, Comuni capoluogo e Confindustria con l'obiettivo di diffondere la cultura dell’attrazione, mappare le opportunità nel territorio, creare competenze e per favorire il radicamento delle imprese e la valorizzazione delle competenze degli addetti".
Tra il 2017 e il 2023, per dirne una, la Toscana ha attratto 157 progetti greenfield per un ammontare di spese in conto capitale che supera i 3 miliardi di dollari, generando più di 10mila nuovi posti di lavoro.
Tra i settori target per il prossimo triennio figurano la trasformazione alimentare di alta gamma, le scienze della vita (con focus Health e Biopharma), beni di lusso, automazione e robotica, tecnologia verde e blu e mobilità elettrica, carta e tessuti non tessuti, immobiliare, education.
Tra i paesi target di provenienza degli investimenti esteri ci sono Regno Unito, Spagna, Francia, Germania, Austria, Svizzera, Scandinavia, Benelux in Europa, Stati Uniti, Canada e Giappone extra Europa.
Un convegno per guardare avanti
La Toscana insomma è pronta a rinnovarsi, con una spinta sull'acceleratore destinata a dispiegarsi nel prossimo triennio tramite la Direzione competitività territoriale della Toscana e autorità di gestione di cui fa parte l'ufficio Invest in Tuscany che sulla materia concentra il suo Annual Meeting in agenda per mercoledì prossimo a Palazzo Borghese a Firenze.
Oltre al presidente Giani fra gli ospiti annunciati ci sono gli assessori regionali Stefano Ciuoffo (Infrastrutture digitali e rapporti con gli enti locali), Leonardo Marras (Economia, attività produttive e turismo), Monia Monni (Ambiente ed economia circolare), Alessandra Nardini (Istruzione, università e ricerca, relazioni internazionali).
Poi ancora interverrano Amedeo Teti (Dirigente Generale dell’Unità di Missione Attrazione e Sblocco Investimenti, Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Gilberto Dialuce (Presidente Enea), Marta Testi (Amministratore Delegato, Elite - London Stock Exchange Group), Niccolò Moschini (Corporate Communications and Institutional Relations Director Italy, Kering), Georges Madessis (Country Manager Italy, Ineos Inovyn), Luigi Lazzareschi (Amministratore Delegato, Sofidel).