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Boldrini: "Un 2014 amaro per l'immigrazione"

La presidente della Camera: "60 milioni di migranti in fuga nel mondo, è un record". Rossi: "In Toscana 150 Comuni non ne hanno accolto nemmeno uno"

"L'occasione di oggi è per disegnare la geografia degli spostamenti forzati di popolazione e per capire come l'Italia si inserisce in questo contesto, che è globale". E' un invito riflettere sulle cause prime dell'immigrazione come fenomeno mondiale, quello che la presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini ha rivolto oggi Firenze, partecipando ad un convegno organizzato a Palazzo Vecchio in occasione della Giornata mondiale dei rifugiati. 

Un avvertimento indirizzato soprattutto ai politici e agli amministratori nostrani e alle polemiche di queste settimane in tma di accoglienza: "L'Italia - ha sottolineato Boldrini - vive questa situazione di seconda, terza battuta". Situazione che, appunto, deve essre  vista in una prospettiva più ampia. L'intensificarsi delle ondate migratorie, ha ricordato ancora, ha infatti origini semplici e lontane: "Succede  - ha detto - perché continuano ad aumentare i conflitti e continuano a diminuire le persone che possono tornare nelle proprie case".

L'urgenza di un ragionamento serio e complessivo. secondo Boldrini, sta nei numeri: il 2014 ha segnato il picco dei flussi migratori mondiali da 70 anni a questa parte: "Nel mondo sono aumentate le persone costrette a lasciare le proprie case e c'è il record di 60 milioni di persone: non era mai accaduto dalla Seconda guerra mondiale".

Ad aprire il convegno è stato il sindaco Dario Nardella, nel suo discorso il primo cittadino ha fatto il punto sull'importanza di non confondere l'accoglienza con l'illegalità: " accoglienza significa rispondere a un obbligo morale. Non bisogna aver paura di dire queste cose, non bisogna vergognarsi di accogliere chi non ha più una casa e viene qua. Per quanto stretta - ha aggiunto Nardella - sono certo che esista la strada che tiene insieme politiche di legalità e lotta al crimine con l'accoglienza, dobbiamo dire no alla violenta disumana polemica finalizzata solo a raccogliere un pugno di voti o di consenso".

Presente all'incontro anche il presidente della regione Enrico Rossi. Il governatore durante il suo intervento dal palco ha soffermato l'attenzione sul fatto che in Toscana ci sono ancora 150 comuni che non hanno ancora accolto neanche un immigrato e ha ribadito l'importanza di richiamare questi ultimi alle loro responsabilità, visto che il modello toscano di accoglienza diffusa dei piccoli centri funziona e va quindi supportato anche e soprattutto da parte dello stato.