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Selva di affitti brevi, Firenze blinda il centro

Il capoluogo toscano vara la stretta sulle locazioni turistiche di immobili residenziali in area Unesco. C'è già chi prepara ricorso

Stop alla selva di affitti brevi: in Toscana Firenze fa da apripista e blinda il centro storico. Il consiglio comunale ha approvato a maggioranza la delibera con cui si impone uno stop alle nuove locazioni turisticche di immobili residenziali nell'area Unesco, con l'obiettivo di favorire chi nella città storica vuole abitare e di contrastare l'emergenza abitativa.

La decisione era stata annunciata la scorsa estate ed è stata oggetto di una serrata interlocuzione col governo. Poi lo scatto e ieri il varo del provvedimento.

L'aumento negli ultimi anni di appartamenti in locazione breve a Firenze è stato vertiginoso: dai poco meno di 6mila inseriti in una delle principali piattaforme dedicate nel 2016, ai 14.378 attuali.

"In questo lasso di tempo - ha ricordato il sindaco di Firenze Dario Nardella - il costo medio dei canoni mensili per le locazioni ordinarie (residenziali) è aumentato del 42%, passando dai 13,4 €/mq del 2016 ai 19 €/mq dello scorso Agosto. Solo nell’ultimo anno, l’aumento è stato del 15,1%. Significa pagare, per una singola stanza, almeno 500 € al mese. Si è poi avuta una escalation dopo il Covid, quando la forza attrattiva delle piattaforme online e l’assenza di regole, unica alla redditività altissima dello sfruttamento turistico dell’alloggio privato, ha portato a questa situazione".

La "situazione", secondo il sindaco e la sua maggioranza, è che lo spopolamento già progressivamente in atto nel centro storico con questo trend riceve la stoccata finale. Da qui lo stop: "Nell’area Unesco, che rappresenta appena il 5% del territorio comunale, si concentra quasi il 75% degli appartamenti destinati a locazione breve. Davvero vogliamo lasciare che il nostro centro storico diventi sempre più un albergo diffuso?", ha retoricamente dichiarato il sindaco in aula.

La delibera non avrà vita facile. Dalle opposizioni Forza Italia annuncia già un ricorso: "La delibera su affitti turistici brevi è anti-costituzionale, faremo ricorso al Tar", ha dichiarato il coordinatore regionale azzurro Marco Stella, capogruppo forzista nel consiglio regionale della Toscana.