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Torna alla luce il pavone dell'antica Florentia

​Grazie a un attento restauro torna visibile il pavimento in mosaico policromo di epoca paleocristiana della chiesa di Santa Reparata

Torna visibile dopo il restauro una testimonianza dell’antica Florentia: il pavimento in mosaico policromo di epoca paleocristiana della chiesa di Santa Reparata nel Duomo di Firenze. Nel pavimento, spiccano la la figura di un pavone, simbolo cristiano della resurrezione, e un’epigrafe con i nomi dei donatori dei mosaici, divisi in base al numero di piedi romani finanziati.

Il restauro è durato un anno e mezzo, ed è stato eseguito dai restauratori dell’Opera di Santa Maria del Fiore, ed ha interessato tutto il pavimento musivo dell’area archeologica, di circa 100 mq, decorato a figure geometriche con esagoni, losanghe e nodi di Salomone.

Si tratta del pavimento della prima chiesa di Santa Reparata, che vide la luce ai primi decenni del V secolo d.C. (52 metri di lunghezza per 25 di larghezza presunti), divisa al suo interno in tre navate separate da due file di quattordici colonne. Al centro della navata principale, si trovava l’emblema del pavone. Sulla stessa asse, più in direzione dell’originale facciata la lunga epigrafe con i nomi dei donatori. Il pavimento fu realizzato da maestranze africane con cui la Firenze del tempo aveva stretti rapporti culturali ed economici.

Il restauro odierno fa parte di una serie di interventi messi in campo dall’Opera di Santa Maria del Fiore in sinergia con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per migliorare la fruizione dei monumenti del Duomo di Firenze di cui la chiesa di Santa Reparata fa parte.