Arte

Torna a splendere il "Bacchino"

Il restauro della fontana è durato tre mesi per un costo di 80 mila euro. Era rovinata da anni di esposizione agli agenti atmosferici

Torna a nuova luce la fontana del Bacchino, sul lungarno Cellini, dopo un restauro durato tre mesi.

L’opera era degradata perché esposta all’aperto, e presentava depositi di sporco superficiali, patine biologiche e formazioni di croste nere. La pietra serena della vasca e del piedistallo aveva esfoliazioni ed erosioni.

Le superfici sono state sottoposte a una prima pulitura mediante spolveratura tramite pennelli a setole morbide, poi è stato applicato un trattamento biocida.

La fontana risale al 1875, quando il Comune di Firenze fece realizzare la fontana pubblica, collocando all'interno di una nicchia in pietra serena una statua di Bacco rappresentato nell’atto di sollevare una coppa di vino. Il riferimento è la fontana di Borgo San Jacopo, dove nel 1838 fu collocata la statua di Bacco in bronzo del Giambologna, proveniente dalla Torre Rossi Cerchi.