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Taxi, Nardella vuole più licenze

Il sindaco e l'assessore alle attività produttive Giovanni Bettarini puntano ad un aumento del 10% per portarle a oltre settecento: "Non è un tabù"

Dario Nardella ha scelto il palco della Festa dell'Unità alle Cascine, davanti a circa 500 persone, per lanciare la sua proposta di moltiplicare il numero di licenze dei taxi, ferme dal 2007, passando dalle attuali 654 a oltre 700.

"Il taxi è un servizio molto costoso - ha detto il sindaco - Penso che se vogliamo ridurre i mezzi privati in circolazione dobbiamo potenziare il numero dei taxi per densità di abitanti. Non ho avversione ideologica per i tassisti ma non è un tabù aumentare le licenze".

Uno schiaffo alla categoria, che in questi giorni ha aperto un confronto durissimo con l'assessore Giovanni Bettarini che ha iniziato a prendere contatti per far sbarcare Uber anche nel capoluogo toscano.

"Sarebbe davvero un paradosso - hanno tuonato i tassisti nei giorni scorsi - che a dispetto del servizio taxi fiorentino, nei cui confronti Palazzo Vecchio è sempre così severo, nonostante esso garantisca da anni uno dei migliori servizi taxi d'Italia e d'Europa, offrendo motu proprio la flotta taxi più nuova d'Italia, una delle più eco-sostenibili, la più raggiungibile d'Europa grazie all'app itTaxi, e servizi esclusivi per le future mamme, gli utenti sordi ed i consumatori "generici", l'Ass. Bettarini si dimostrasse "collaborativo" con chi ha fatto parlare di sé a livello mondiale per la mancata supervisione dei propri driver".

I tassisti avevano chiesto un passo indietro da parte dell'amministrazione, ma ieri sono stati fulminati dalle parole di Nardella. "Il taxi è un servizio pubblico - ha detto -, se hai difficoltà da affrontare servono strumenti alternativi".

E le difficoltà sono sotto gli occhi di tutti, in particolare quelli che passano dalla stazione. Da qui il tentativo di Palazzo Vecchio di aumentare il numero delle auto bianche.