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Tav, ecco la soluzione per le terre di scavo

Il Cnr ha consigliato a Nodavia di analizzare in corso d'opera gli scarti di lavorazione, catalogarli e capire in che modo smaltirli volta per volta

Per fare in modo che i lavori del sottoattraversamento fiorentino dell'alta velocità riprendano al più presto e per evitare nuovi stop imposti dalla magistratura come accaduto in passato, ecco che il Consiglio nazionale della ricerca è venuto in aiuto dei costruttori e ha consigliato loro di procedere per gradi.

Essendo impossibile o quasi catalogare prima il tipo di terre che verranno scavate dalla nuova fresa arrivata a Campo di Marte, il Cnr ha suggerito di analizzare rocce e scarti di lavorazione contestualmente alle escavazioni. In questo modo si potrà capire come smaltirle di volta in volta, seguendo i criteri già comunicati in agosto dal consiglio al general contractor. Nodavia appunto.

Suggerimenti contenuti nella relazione finale sulle "Attività di sperimentazione sui terreni condizionati derivanti dalla realizzazione del passante Av del nodo ferroviario di Firenze". Suggerimenti che, precisa il Cnr, valgono solo per il progetto del tunnel fiorentino.