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Taxi, verso lo sciopero per 10 licenze in più

La trattativa con il Comune è naufragata sulla rateizzazione dei nuovi permessi: Palazzo Vecchio ne vuole 50 subito, poi altre 20. Gli autisti 40+30

Nuovo faccia a faccia tra l'assessore comunale allo sviluppo economico Giovanni Bettarini, i sindacati e le cooperative che gestiscono il servizio  taxi a Firenze e nuova fumata nera.

Il terzo tentativo in venti giorni di coniugare le esigenze dell'amministrazione di aumentare il numero di auto bianche in circolazione in città e quella dei tassisti di tutelare il loro lavoro rischia di avere un unico effetto: paralizzare parte del servizio pubblico a Firenze.

I tassisti sono infatti pronti a scioperare contro la decisione di Palazzo Vecchio di mettere sul mercato 70 nuove licenze. Sia ben chiaro, però. Il motivo del contendere non è il totale delle licenze, sul quale l'amministrazione non intende trattare in alcun modo. Quanto piuttosto il loro debutto progressivo sul mercato.

Il Comune vuole infatti mettere in circolazione da subito 50 permessi, e poi in una seconda fase altri 20. Una ripartizione bocciata dalla categoria, che ne vorrebbe 40 subito e 30 più avanti.

Dieci licenze che sembrano fare tutta la differenza del mondo. "Sappiamo che si tratta di una questione di pochi numeri - ha detto il presidente di Uritaxi Toscana e So.Co.Ta Firenze, Claudio Giudici -, ma qui c'è di mezzo anche la dignità nostra e dei nostri associati". 

Che tradotto significa che i tassisti non potevano cedere su tutta la linea e di conseguenza preparano le contromosse.  

La prima è stata quella di riunirsi in assemblea a San Barolo a Cintoia. Dopodiché si deciderà se indire uno sciopero vero e proprio o meno. In caso di risposta affermativa, bisognerà dare 10 giorni di preavviso: durante questo intermezzo i lavoratori daranno vita a una serie di proteste creative.

Una delle ipotesi è quella delle auto lumaca. "Potremmo uscire con tutte le auto in un giorno - ha detto Giudici -  bloccando di fatto il traffico".

L'altra ipotesi è quella di silenziare le centrali radio. "Le centrali funzionerebbero, quindi non infrangeremmo la norma - hanno proposto i lavoratori -, ma il tassista non l'ascolta. Lo puo' fare. La centrale lavora, la gente aspetta".