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Tagli ai bilanci, Bologna fa "guerra" a Firenze

Lo sfogo di Silvia Giannini, vicesindaco del Comune felsineo. Nel mirino soprattutto le disparità legate alla voce del fondo di solidarietà

"A noi tolgono più di quanto danno, a Firenze no" si è lasciata scappare Giannini (che è anche assessore al bilancio) impegnata oggi ad approfondire in commissione la partita della previsione 2015. 

La Giunta ha dovuto prevedere un'ulteriore taglio alle spese abbinato ad un aumento della pressione fiscale: una doppia misura dovuta, ribadisce Giannini, al continuo calo dei trasferimenti statali. E' qui che scatta il paragone con Firenze, che a Palazzo D'Accursio proprio non va giù. "Non è questione di invidia - spiega - ma nel raffronto con il capoluogo toscano parlano i numeri".

Giannini, in particolare, analizza i dati del Fondo di solidarietà comunale del 2014: il saldo tra quanto dato e ricevuto dal Comune di Bologna è in negativo per circa 20 milioni di euro, mentre Firenze può contare su un attivo di circa 12 milioni. Paragone fatto "a titolo esemplificativo", sottolinea l'assessore, visto che Bologna e Firenze sono Comuni vicini tra loro e con popolazione analoga.

Nonostante ciò infatti, il meccanismo con cui funziona il Fondo porta a risultati "molto diversi" dipendenti dal fatto che "ancora c'è un trascinamento legato alla vecchia spesa storica, quindi quello che auspichiamo è che al più presto si faccia ordine in questi rapporti tra centro e periferia per adottare un sistema di federalismo fiscale un po' più coerente e razionale, piu' impostato sui fabbisogni, i livelli essenziali delle prestazioni e le capacità fiscali rispetto a quello che abbiamo adesso".