Attualità

Nuovo sottopasso, oggi una discarica senza uscita

I pedoni che transitano su via Vittorio Emanuele II sono costretti ad aggirare l'ostacolo perché non possono attraversare i binari al Romitino

E' atteso da anni un sottopasso pedonale per poter attraversare interamente via Vittorio Emanuele II. I due tratti di strada un tempo erano separati dal passaggio a livello, poi la strada è stata chiusa creando una vera e propria barriera da aggirare, di giorno e di notte.
I lavori sulle sbarre ferroviarie furono l'occasione per intervenire, ma l'opera è rimasta incompiuta da circa 30 anni. Al posto del sottopasso ci sono oggi dei cassonetti dei rifiuti, talmente appartati che la cantonata è spesso una discarica a cielo aperto.

A lamentarsi nel corso delle varie legislature non solo i residenti ma anche tutti coloro che transitano tra il Mugnone e piazza Dalmazia, non ultimi i frequentatori di luoghi come Villa Fabbricotti, sede dell'ufficio turismo della Regione Toscana e della Casa Museo Stibbert che i turisti vedono da sempre come una meta difficile da raggiungere.
Palazzo Vecchio nel rush finale della legislatura ha approvato il progetto esecutivo di questa opera, attesa dai cittadini della zona costretti ad una lunga camminata per poter attraversare i binari.

La soppressione dei passaggi a livello effettuata da Rfi aveva portato all'interruzione della viabilità in corrispondenza di via Faentina e via Vittorio Emanuele II, in prossimità di via Puccinotti e degli incroci con via del Romitino e via Trieste.
Per la circolazione dei veicoli furono realizzati due sottovia in via Lanzi e due sottopassi ciclabili in via Faentina e via Vittorio Emanuele II zona via Puccinotti ma non quello tra via del Romitino e via Trieste.