La mobilitazione ha riguardato i musei civici fiorentini e secondo i dati del sindacato avrebbe registrato un'adesione del 50-60 percento dei lavoratori.
"Cio' nonostante alcuni musei sono rimasti aperti al pubblico - spiega la Filcams Cgil - perché, nel silenzio dell'amministrazione comunale, la società appaltatrice ha provveduto a sostituire le persone che stavano scioperando con coloro che non hanno aderito alla protesta oppure che provenivano da altri appalti: in ogni caso con lavoratori che non avevano un idoneo inquadramento professionale".
"Faremo tutte le verifiche e gli approfondimenti per capire se esistono i presupposti giuridici per adire alle vie legali per condotta antisindacale - conclude la Filcams - Certamente, dal punto di vista etico, è davvero cil' che è successo, si è superato ogni limite".