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Sollicciano fa acqua ma Renzi taglia i fondi

Il governo ha deciso di stanziare 150 milioni per la ristrutturazione dei penitenziari ma a Scandicci non arriverà un soldo. Eppure piove nelle celle

Il provveditore regionale delle carceri, Carmelo Cantone, è stato ascoltato questa mattina dalla Commissione salute e politiche sociali del Comune di Firenze e ha fatto il punto sullo stato dell'arte di Sollicciano, dopo le recenti denunce da parte dei Radicali e non solo.

Partiamo dalla note positive. "I falchi stanno funzionando - ha detto Cantone: a Sollicciano il problema del guano dei piccioni si e' ridotto del 95%".

"E' stato risolto - ha aggiunto - il problema della presenza di topi nella sezione femminile". 

E per il prossimo futuro l'obiettivo è quello di risolvere il problema cronico del sovraffollamento. "L'obiettivo - ha spiegato Cantone - è stabilizzarsi sui 650 detenuti, così da garantire due persone per cella". All'inizio del 2014 a Sollicciano erano ospitate quasi mille persone, oggi siamo scesi a 690. 

"L'idea però - sottolinea - è quella di trasferire una trentina di presenze, cioè il numero utile per assicurare 2 persone a stanza nei 12 metri quadrati di ogni cella".

L'altro grande problema cronico del penitenziario però è strutturale: dei 25mila metri quadrati di tetti, ben 6mila sono danneggiati. Il risultato è che dalle pareti oblique del carcere filtra l'acqua piovana e, di fatto, piove nelle celle e nelle zone comuni.

Eppure il governo non stanzierà un euro in più di quelli già messi a disposizione dal provveditorato regionale, che sono tre. Questo nonostante Renzi abbia deciso di dirottare i 150 milioni che altri governi avevano messo a bilancio per la costruzione di nuovi penitenziari sulla manutenzione di quelli esistenti. Ma nessuna di queste risorse prenderà la strada di Scandicci.