Cronaca

Smaltimento rifiuti, nei guai due imprenditori

Conti correnti, auto e moto di lusso sequestrati a 2 fiorentini, amministratori di una società che opera nel settore dello smaltimento dei rifiuti

La Guardia di Finanza di Firenze ha dato esecuzione stamani al decreto disequestro preventivo finalizzato alla confisca emesso dal Gip di Firenze Francesco Bagnai su richiesta del pm della Dda (Direzione distrettuale antimafia) di Firenze Ettore Squillace Greco, della Procura di Firenze diretta da Giuseppe Creazzo.

Il valore del sequestro ammonta a un milione e 700mila euro; il tutto è riconducibile a due imprenditori fiorentini - amministratori di una società di Sesto Fiorentino che opera nel settore dello smaltimento dei rifiuti urbani, della raccolta e lavorazione di rottami metallici - e di cinque cinesi, titolari di altrettante aziende del settore tessile.

Il provvedimento è partito dall’attività investigativa svolta dalle fiamme gialle fiorentine nei confronti della società di smaltimento rifiuti al fine di controllare il rispetto della normativa ambientale e contrastare il fenomeno della ricettazione di rame, oggetto di furto lungo le tratte ferroviarie.

Le indagini hanno permesso di riscontrare violazioni che hanno portato, nel 2013, alla chiusura provvisoria dell’impianto. E’ stata inoltre avviata, parallelamente all’attività di polizia giudiziaria, un’ispezione di natura fiscale. Da quest’ultima è emerso, tra l’altro, che la società in questione ha utilizzato fatture per operazioni inesistenti per un importo di oltre 3.200.000 euro. Nel corso delle indagini è stato inoltre accertato che i proventi frutto di evasione sono stati utilizzati per l’acquisto di un’attività commerciale al dettaglio di abbigliamento e di autovetture di grossa cilindrata.

L’attività ha portato, nel complesso, alla denuncia di 7 soggetti per i reati di presentazione di dichiarazione fraudolenta ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti ed al sequestro di diverse autovetture, tra cui un’ Hummer H2 ed una Bmw, nonché di una moto Yamah.

Sono stati inoltre sottoposti a sequestro denaro contante, rapporti attivi di conto, di deposito e di gestione patrimoniale, individuati presso alcuni Istituti di Credito, l’intero impianto di smaltimento, le quote societarie di due aziende ed un’attività di commercio al dettaglio di abbigliamento.