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Simone Bettini resta in sella

La giunta di Confindustria Firenze ha confermato la fiducia al presidente. Chiuse le polemiche intorno alle dichiarazioni sulla Crf e il Maggio

La scorsa settimana, in un'intervista rilasciata a Libero, Bettini aveva fatto riferimento ad un debito da 8 milioni di euro della Fondazione del Maggio nei confronti della Cassa di Risparmio di Firenze su cui la banca "avrebbe tirato una riga". 

Parole che qualcuno aveva interpretato come una critica alla gestione del risanamento del Maggio avviata dall'allora sindaco Matteo Renzi, innescando così polemiche e contestazioni e addirittura un'ipotesi di dimissioni per Bettini, il cui mandato peraltro è in scadenza (le nuove elezioni sono previste a maggio).

Con la riunione di ieri, molto partecipata, l'associazione si è ricompattata intorno a Bettini. Fuori dalla giunta invece l'editore di Mandragora Mario Curia che, il giorno dopo la pubblicazione dell'articolo di Libero, aveva puntato il dito contro Bettini e poi ha rassegnato le dimissioni. 

Molto critico con Bettini anche l'ex presidente di Confindustria Firenze Leonardo Bassilichi, ora alla guida della Camera di Commercio del capoluogo.  "Le dimissioni di Bettini sarebbero state lo scossone necessario - ha dichiarato Bassilichi al quotidiano La Repubblica - per rottamare questo dopolavoro confindustriale e far nascere una Confindustria in cui trovino spazio anche le aziende che generano pil e contano veramente sul territorio".

Leonardo Bassilichi viene indicato come il candidato più probabile per il dopo-Bettini ma lui finora ha sempre negato di essere interessato all'incarico. "Sono il presidente della Camera di Commercio - ha detto Bassilichi in più occasioni - e voglio onorare questo impegno".