L'azienda opera nella produzione di materiali in ottone e conta circa 90 dipendenti. Una realtà produttiva nata dalla fusione della Pietro Signorini di Prato con la Ulivelli di Sesto.
Un'azienda sana, dicono i sindacati e le Rsu, tanto che il 23 luglio scorso, durante un incontro con i rappresentanti dei lavoratori, avevano fatto sapere che gli ordini erano incrementati. Ora, però, la doccia fredda.
Lunedì 5 ottobre la Fiom ha partecipato a un tavolo con i vertici aziendali per segnalare una serie di problemi e chiedere alcune spiegazioni sul piano industriale e sull'eccessivo ricorso agli straordinari.
"L'azienda - ha scritto in una nota il sindacato dei metalmeccanici - non solo non ha risposto, ma ci ha comunicato l'intenzione di procedere all'apertura di una Cassa Integrazione Ordinaria per i mesi di novembre e dicembre, a fronte di un calo di ordini del prodotto Moda e Rubinetteria".
Da qui la scelta dei lavoratori di incrociare le braccia, decretando lo stop immediato degli straordinari e approvando un pacchetto di 16 ore di sciopero che bisognerà vedere come verranno distribuite.