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Vaporiera da cappelli donata al Museo della Paglia

Il Museo della Paglia si arricchisce di prodotti grazie alle donazioni dei privati, tra gli ultimi arrivi anche una vaporiera per ammorbidire il feltro

In foto la vaporiera donata al museo

Oggetti in paglia intrecciata, trecce, cappelli, abiti e calzature, ricami e tessuti in fibre naturali, macchine ed attrezzi per la lavorazione della paglia, opere d’arte e materiale documentario ma da qualche giorno è arrivato un nuovo macchinario, donato da Sabino Talini: una vaporiera per cappelli, utile ad ammorbidire i cappelli di feltro per poi poterli modellare sulle forme.

Sulla base della vaporiera veniva acceso il fuoco che scaldava l'acqua posta sopra. A copertura una grata su cui adagiare il cappello da lavorare: il vapore emesso dall’ebollizione, allentava l’intreccio in paglia e da qui si poteva poi allargare il cappello.

“Quello del signor Talini è un dono importante - ha detto la direttrice del Museo della Paglia Eleonora Tozzi - un oggetto in eccellente stato di conservazione che arricchisce e completa le collezioni del Museo Civico della Paglia”.

“La vaporiera che ci è stata donata è un esempio chiaro di come la lavorazione della paglia sia stata e sia ancora adesso un’arte vera e propria - ha detto il sindaco FossiL’artigianato, il prodotto manifatturiero, è il risultato di un processo lavorativo importante che si avvale di esperienza e macchinari precisi. Questa vaporiera è parte della storia dell’artigiano della paglia e siamo davvero grati ai concessori per averla donata al nostro Museo”.