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Suor Costanza sconfigge il Covid e fa 102 anni

La religiosa è stata festeggiata nella Casa Madre delle Suore Passioniste dove risiede. Era stata colpita dal virus insieme ad altre consorelle

Foto Facebook Giampiero Fossi

Una messa per celebrare suor Costanza, la sua fede e la sua tempra. La religiosa ha infatti tagliato il traguardo dei 102 anni dopo aver sconfitto, come riporta il quotidiano La Nazione, il Covid-19. Il virus aveva colpito anche diverse sue consorelle all'inizio dell'emergenza sanitiaria. 

In un post su Facebook, le suore hanno scritto: "Con grande gioia celebriamo i 102 anni di Sr Costanza Midena, tutti vissuti nella dedizione a Dio, nella preghiera e nel servizio assiduo e incondizionato ai fratelli e alle sorelle affidate a lei nella missione. La comunità ha voluto ringraziare il Signore con la celebrazione Eucaristica, presieduta dal parroco, don Vincenzo. La Congregazione intera gioisce e ringrazia il Signore per la fedeltà e la bella testimonianza di Sr Costanza. Abbiamo avuto la gioia e l'onore della presenza del Sindaco, prof. Giampiero Fossi, da sempre vicino alle Suore Passioniste. Grazie Sr Costanza per la tua presenza e per il dono della tua vita, che mostra intensamente la bellezza della vocazione Passionista".

Presente alla celebrazione anche il sindaco di Signa Giampiero Fossi che, sempre sul social, si è così espresso: "Nei giorni più tristi del lockdown ho spesso pensato a questo 18 agosto. Ho pensato ai 102 anni di Suor Costanza, in quei mesi colpita, insieme a molte sue consorelle, dalla terribile epidemia che ha minacciato, insieme a Signa, la Casa madre delle Suore Passioniste. Poter festeggiare questo compleanno ha avuto per me un senso di sollievo e di liberazione. Il virus non è ancora sconfitto ma una semplice festa in famiglia come quella di oggi, in uno dei luoghi che a marzo ha destato più apprensione, rappresenta un segnale di speranza e di vita. Ringrazio la Madre Generale e tutte le Suore Passioniste per la preghiera e l'attenzione continua rivolta da sempre nei confronti dell'intera comunità signese".