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Piazze chiuse per 20 alberi pericolosi

Le piante sono a rischio "estremo" di cedimento, per cui vanno abbattute e sostituite. Nel frattempo dove sorgono si limita il passaggio

Il giardino di piazza De Amicis

Malati o con problemi di sviluppo, 20 piante sono a rischio cedimento definito di pericolosità estrema. A individuarle è stato l'agronomo incaricato dal Comune di Sesto Fiorentino durante il lavoro di monitoraggio del verde pubblico sui 200 alberi complessivamente presenti. Ora quei 20 vanno abbattuti e sostituiti, e nel frattempo le aree dove si trovano rimangono chiuse al passaggio e alla circolazione.

Gli alberi pericolosi sono 13 bagolari su 104 in piazza De Amicis, 3 bagolari su 92 in piazza Vittorio Veneto e 4 alberi (3 pioppi e un ippocastano) su 58 nei Giardini dell’Angelus. Per queste venti piante è stato disposto l’abbattimento per motivi di sicurezza e la relativa sostituzione. Gli interventi saranno definiti ed eseguiti nei prossimi giorni. Fino al ripristino delle condizioni di sicurezza le aree rimarranno interdette alla circolazione e al passaggio.

“In questi anni - riporta l'assessore Silvia Bicchi - abbiamo lavorato moltissimo sulla gestione del verde, avviando il censimento e il monitoraggio del patrimonio arboreo comunale, ricorrendo a valutazioni di agronomi per conoscere lo stato di salute della piante e per avere indicazioni sugli interventi più adeguati, privilegiando sempre il ricorso a pratiche arboricolturali innovative e rispettose della pianta e del suo ciclo vitale in un ambiente, quello cittadino, quantomai complesso per lo sviluppo”.

“In questo caso specifico - prosegue - si tratta di un intervento imprevisto, ma purtroppo necessario, emerso nell’ambito di queste normali attività di controllo. Le analisi hanno evidenziato che molte di queste piante mostrano segni di sofferenza risalenti nel tempo, quali disseccamenti, ampie cariature nel tronco e nelle radici, capitozzi. Le Vta (Visual Tree Assessment, valutazione visiva dell'albero su basi biomeccaniche, ndr) sono molto chiare e il fatto di trovarci in zone di forte passaggio e presenza di adulti e bambini ci impone di intervenire con la massima urgenza”.