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Il ludopatico estorsore dell'amico di scommesse

Un giovane ha detto a un coetaneo di aver avuto una soffiata da un membro della Sacra Corona Unita e di doverlo pagare. In realtà intascava lui

La comune passione per le scommesse di calcio alla fine è diventata un giogo per il 22enne diventato il bersaglio delle richieste di denaro da parte del coetaneo con cui abitualmente giocava.

Tutto è iniziato nello scorso novembre quando, dopo l'ennesima scommessa, l'estorsore ha fatto credere all'altro di aver ricevuto una soffiata vincente. Soffiata che, ovviamente, si è poi rivelata fasulla, salvo poi diventare il pretesto per la continua richiesta di soldi al povero ragazzo. Il suo aguzzino, infatti, gli ha fatto credere che a passare l'informazione fosse stato un esponente della Sacra Corona Unita e che, data la sua potenziale pericolosità, fosse meglio pagare senza fare troppe storie. 

A quel punto è iniziato lo stillicidio delle richieste di denaro. Quando la vittima non rispondeva, l'estorsore si rivolgeva alla sua fidanzata ben sapendo che spesso era proprio lei a contribuire ai pagamenti. Alla fine il gruzzolo messo insieme ha raggiunto l'ammontare di 40mila euro. 

Nella vicenda si è infilata poi anche la droga. La vittima dell'estorsione, infatti, era in una condizione economica disperata, così per raggranellare il prima possibile la somma per il pagamento, insieme all'altro ha acquistato una partita di hashish da rivendere. Il giovane estorsore gli ha fatto credere di averne acquistati circa 2mila euro. 

I carabinieri, avendo saputo che un non meglio identificato membro della Sacra Corona Unita andava in giro a chiedere soldi, hanno subito deciso di avviare le indagini che hanno portato alla fine alla cattura del giovane. Appurato che era stato lui ad inventarsi tutta la storia delle richieste di denaro, il ragazzo è stato portato nel carcere di Sollicciano