Attualità

La Sds fiorentina accoglie due minori dalla Siria

Sono arrivati in Italia grazie al corridoio umanitario della Comunità di Sant’Egidio e sono stati accolti dalla Società della salute Fiorentina

Due ragazzi di 15 e 17 anni, di origine siriana, giunti in Italia dall'isola di Lesbo attraverso il corridoio umanitario aperto dalla Comunità di Sant'Egidio, sono stati accolti dalla Società della salute Fiorentina Nord Ovest. 

I giovani fanno parte di un gruppo di 34 persone di 13 nazionalità diverse giunte ieri a Fiumicino che verranno accolte secondo il modello dei corridoi umanitari, che dal Febbraio 2016 hanno portato oltre 3.700 persone in Italia, Francia, Belgio e Andorra.

A giungere in Italia sono stati anche 8 minori non accompagnati e 7 neomaggiorenni che hanno compiuto 18 anni nelle scorse settimane, mentre aspettavano il trasferimento. Si tratta di ragazzi, arrivati in Grecia già dal 2019, che hanno avuto viaggi molto difficili attraverso l’Asia, l’Africa o il Medio Oriente, subendo maltrattamenti, sfruttamento e violenza.

"Abbiamo ritenuto giusto fare la nostra parte per rispondere a un dramma umanitario che da troppo tempo si consuma alle nostre porte e abbiamo dato la disponibilità a farci carico di tre ragazzi, un altro dovrebbe arrivare i primi di Settembre - ha detto la presidente della Società della Salute fiorentina nord ovest Camilla Sanquerin - Il percorso che ha portato fin qui è stato possibile grazie alla collaborazione di una forte rete territoriale: comuni della Sds, Comunità di Sant'Egidio, rete dei tutori volontari della Toscana, Tribunale dei minori, Procura della Repubblica. Sappiamo che i nostri territori, i cittadini, le associazioni sono sensibili e pronti ad accoglierli perché possano costruirsi un futuro: nei prossimi mesi ci impegneremo affinché questo progetto diventi patrimonio di tutta la comunità e possa magari spingere altri territori ad accettare la sfida dell'accoglienza".

Hanno cominciato il loro percorso di integrazione già in Grecia, preparandosi alla partenza studiando l’italiano con un’insegnante della Comunità di Sant’Egidio che si è collegata quotidianamente per le lezioni di lingua online.