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"Sull'inceneritore si riapre la partita"

Il sindaco Lorenzo Falchi ha subito commentato la decisione del Tar che ha bloccato l'inceneritore: "Il Comune di Sesto doveva essere coinvolto"

La reazione del primo cittadino di Sesto Fiorentino è arrivata immediatamento dopo la notizia dell'annullamento da parte del tribunale amministrativo del provvedimento con cui la Città Metropolitana ha autorizzato la realizzazione del nuovo impianto di Case Passerini.

La sentenza del Tar "dà finalmente di nuovo spazio alla politica: adesso rimettiamoci intorno a un tavolo e discutiamo di alternative. E chi pensava che la decisione sull'inceneritore era già presa e la questione finita invece ora dovrà ricredersi", ha detto Lorenzo Falchi.  

 "Non si pensi, poi, che per arrivare alla costruzione dell'impianto ora sia sufficiente rifare da capo la procedura amministrativa: i giudici hanno detto chiaramente che il Comune di Sesto con i suoi strumenti urbanistici doveva essere coinvolto. E, in caso, questo dovrà avvenire anche in futuro". 

Il sindaco di Sesto Fiorentino spiega così, poi, le ragioni del tribunale: "I giudici hanno riconosciuto alcuni dati di fatto: e cioè che i boschi della Piana, che dovevano alleviare la presenza dell''inceneritore, non sono mai stati realizzati, e gli strumenti urbanistici del nostro Comune sono stati completamente e illegittimamente bypassati".