Secondo quanto spiegato dal sindacato, "si tratta di lavoratori che effettuavano il servizio di pulizia all'interno dello stabilimento fiorentino Selex ormai da diversi anni".
A niente sarebbero quindi serviti i tentativi fatti dalle organizzazioni sindacali per cercare, con la committenza, soluzioni condivise al fine di scongiurare i licenziamenti. La Fisascat-Cisl di Firenze e Prato, in particolare, aveva chiesto la possibilità di reinserire questi lavoratori all'interno dello stabilimento Selex di Campi Bisenzio "che di fatto ha registrato e registrerà un inevitabile incremento di lavoro, ma Selex, declinando ogni richiesta di confronto anche in sede istituzionale, ha di fatto avallato l'idea che i lavoratori in appalto non hanno la stessa importanza o la stessa dignità" di tutti gli altri lavoratori alle dirette dipendenze dell'azienda".
"Ancora una volta - conclude la nota - la mancata volontà di trovare soluzioni alternative si allea con la logica sbagliata di un risparmio presunto che contratti a 20 ore alla settimana dovrebbero generare".