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Sciopero musei "Garanzie sulla clausola sociale"

Cgil e Uil ribadiscono: "Ritireremo lo sciopero di Pasqua se verrà messa nero su bianco la clausola sociale per gli addetti ai servizi aggiuntivi"

I rappresentanti delle organizzazioni sindacali hanno ribadito in una conferenza stampa le ragioni dello sciopero dei dipendenti dei servizi aggiuntivi dei musei statali fiorentini indetto per il 4 e 5 aprile per protestare contro la mancanza di tutele nei nuovi bandi di appalto del Mibac.

"La protesta verrà ritirata  - hanno dichiarato i sindacati - solo se verrà messa nero su bianco la clausola sociale per il mantenimento dell'impiego e dei livelli economici dei lavoratori".

 "Quando è venuto in visita a Firenze il ministro Franceschini ci ha dato rassicurazioni sull'inserimento della clausola sociale ma a noi risulta che questo non sia stato fatto - hanno spiegato Massimiliano Bianchi della Cgil e Marco Conficconi della Uil - Abbiamo proclamato lo sciopero con grande anticipo proprio per sottolineare questa situazione di difficoltà e fare in modo di arrivare ad un soluzione: a Franceschini basterebbe molto poco, qualche firma e l'inserimento della clausola sociale nel testo del bando sono sufficienti per mettere al sicuro decine e decine di famiglie". 

I dipendenti dei servizi aggiuntivi dei musei fiorentini sono circa 300.

Nel corso dell'incontro un sindacalista della Cgil ha anche mostrato un documento scritto, stando alle sue dichiarazioni, "da Matteo Renzi, quando era sindaco, durante un incontro con i lavoratori sullo stesso tema, nel quale si chiedono garanzie e tutela dei livelli occupazionali per gli addetti del settore".

"In pratica - hanno dichiarato i sindacati - esattamente quello che chiediamo noi adesso".