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Prove di pace sulla moschea nella ex caserma

Il segretario del Pd cittadino Massimiliano Piccioli tenta di ricucire dopo le polemiche sul centro di preghiera nella ex 'Lupi di Toscana'

L'auspicio, ancora una volta, è quello del confronto e del dialogo. Prima ancora che con la comunità islamica, con i soggetti coinvolti nella decisione sull'ubicazione della moschea, sindaci della Città Metropolitana in primis. A esprimersi in questo senso è il Pd per voce del segretario Massimiliano Piccioli.  "Valutare attentamente" la proposta di accogliere una moschea nell'ex caserma Gonzaga di Firenze, ai confini con Scandicci e, allo stesso tempo, "ospitare nelle prossime settimane un confronto tra i sindaci della Città metropolitana su questo tema, come chiedono il sindaco e il Pd di Scandicci", ha detto Piccioli. 

"Pensiamo che il lungo percorso di partecipazione per valutare la riqualificazione dell'ex caserma tra Scandicci a Firenze, che ha prodotto sessanta ipotesi e valuterà otto progetti, debba in ogni caso essere valutato attentamente e che quindi, dai prossimi mesi, possa partire una ulteriore fase di ascolto e lavoro con i cittadini per definire se quel grande centro possa anche ospitare la nuova moschea", ha aggiunto poi il segretario, sottolineando come il Pd debba "essere al centro di questo dibattito affiancando le istituzioni affinché si valutino le soluzioni migliori, senza veti e lontani dalle paure tipiche della destra, dimostrandosi all'altezza di una classe dirigente e guidando un percorso difficile dove il tema dell'integrazione è fondamentale. A partire dal Quartiere di San Giusto e di questa zona divisa tra due comuni, si dovrà aprire un dibattito e utilizzare i luoghi di confronto". 

Intanto, va avanti, "apprezziamo l'ipotesi di un centro all'interno della Caserma Gonzaga sia stato chiarito come provvisorio e legato all'imminente periodo del Ramadan che inizierà alla fine di maggio. Se le necessarie verifiche tecniche degli enti preposti daranno esito positivo, sarà importante per la comunità musulmana avere la possibilità di svolgere il ramadan in un luogo più idoneo rispetto a quanto avvenuto negli anni scorsi".