Attualità

In 600 per dire "salviamo la Makarenko"

Hanno creato una catena umana lunga oltre un chilometro per contestare la riorganizzazione del sistema scolastico portata avanti dal Comune

Genitori, bambini, famiglie intere e cittadini che con la scuola non c'entrano nulla ma ci tengono: in oltre 600 oggi a Scandicci hanno manifestato in difesa degli attuali assetti del sistema scolastico comunale che l'amministrazione va riorganizzando. In particolare la mobilitazione punta a tutelare i posti di asilo nido e scuola per l'infanzia nella struttura della città alta nata nel 1971 (vedi articolo sotto). 

Il flash mob di oggi era stato annunciato sui social e il tam tam ha dato frutto: oggi oltre 600 persone si sono unite allacciando mani e sciarpe per l'iniziativa Un ponte che unisce, catena umana promossa dal comitato #SalviamoLaMakarenko che ha visto unirsi, lungo oltre 1 chilometro, le scuole Makarenko, Alpi e Girandola al centro del progetto di riorganizzazione del sistema scolastico ideato dal Comune. 

Il piano, ricordano gli organizzatori, prevede da una parte la creazione di un polo educativo 0-14 a San Giusto presso l'attuale comprensivo Spinelli, per il quale a oggi non esiste alcun progetto, e dall'altra la progressiva chiusura del Centro integrato Makarenko 1-6, uno dei 3 servizi comunali del Comune di Scandicci che oggi accoglie circa 80 bambini. 

Per il flashmob di oggi, alle famiglie dei bambini che frequentano le scuole si sono aggiunti insegnanti, semplici cittadini, rappresentanti delle associazioni e i sempre più numerosi sostenitori di un movimento nato spontaneamente per difendere la scuola pubblica.