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Niccolò, il sindaco di Lloret scrive alla famiglia

Il primo cittadino Jaume Dulsat ha confermato che il Comune si costituirà parte civile nel processo per la morte del giovane pestato in discoteca

Dopo la morte di Niccolò Ciatti, pestato nella discoteca St Trop di Lloret de Mar nella notte tra il 12 e il 13 agosto scorsi, il sindaco di Scandicci Sandro Fallani aveva sottolineato l'impossibilità tecnica di costituzione come parte civile del Comune di Scandicci. Da qui l'appello al Comune spagnolo: "Vogliamo però non lasciare sola la famiglia quando le telecamere si spegneranno e vogliamo aiutarli nell'avere giustizia, chiedo quindi una mano al comune di LLoret de Mar di voler rappresentare anche simbolicamente il nostro comune, partendo dal costruire un legame fra le due città e fra i due popoli".

La risposta del sindaco di Lloret, Jaume Dulsat i Rodriguez, è arrivata sotto la forma di una lettera in cui il primo cittadino ha espresso il proprio cordoglio alla città di Scandicci, alla famiglia e agli amici di Niccolò, confermando appunto che il comune di Lloret de Mar si è costituito parte civile. La missiva è stata consegnata alla famiglia Ciatti dal sindaco Fallani che ha fatto visita ai genitori di Niccolò. 

Il sindaco di Lloret ha fatto sapere anche che il Comune chiederà "la pena massima stabilita dalla legge" per il responsabile della morte di Niccolò. "Inoltre, la settimana scorsa abbiamo richiesto formalmente a tutti i locali notturni di applicare le misure di sicurezza stabilite e di rivedere i protocolli di sicurezza necessari". 

Dei tre giovani ceceni individuati dopo l'aggressione al 22enne di Casellina solo Rassul Bissultanov è stato trattenuto in carcere. Su di lui pende l'accusa di omicidio per la morte di Niccolò.