Per questo la Fp Cgil di Firenze si dice "fortemente preoccupata "per la tenuta occupazionale e dei servizi delle due strutture" e torna quindi a chidere con forza alla proprietà, rappresentata da Unipol Sai, un "piano industriale che faccia chiarezza e definisca tempi certi per le decisioni".
Il riferimento, secondo quanto spiegato in una nota, è "all'ipotesi di cessioni e/o affitti della struttura Centro Oncologico Fiorentino alla Regione Toscana" ed in parallelo alle "notizie di trattative con privati per entrambe le strutture".
Una situazione di incertezza di fronte alla quale la FP Cgil ha già proclamato insieme a Cisl e Uil lo stato di agitazione e torna a ribadire che "in assenza di risposte certe da parte di Unipol Sai nell’incontro già fissato per il 20 febbraio ci vedremo costretti ad alzare il livello della mobilitazione a tutela dell’occupazione".