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Torna al Senato il ddl sull'omicidio stradale

La proposta di legge è nata dal lavoro congiunto tra le associazioni fiorentine Lorenzo Guarnieri e Gabriele Borgogni, altre realtà ed il Comune

Torna ancora una volta al Senato il disegno di legge che introduce il reato di omicidio stradale, dopo che oggi l'aula della Camera ha modificato il testo a approvando, con il voto segreto, un emendamento del deputato di Forza Italia, Francesco Paolo Sisto

La maggioranza, che aveva difeso il provvedimento, passato al Senato con la fiducia, è stata battuta nonostante il parere contrario del governo, con 247 voti favorevoli e 219 contrari.

L'emendamento approvato modifica la norma che prevedeva l'obbligo di arresto anche per l'automobilista che si fermava a soccorrere la vittima.

La proposta di legge è nata attraverso un lavoro comune fra Associazione Lorenzo Guarnieri, Associazione Gabriele Borgogni, Associazione amici e sostenitori della polizia stradale, Comune di Firenze e polizia municipale di Firenze.

Gabriele Borgogni, da cui prende il nome l'associazione, era un ragazzo di Firenze nato il 20 settembre 1985

La sua giovane vita si è spenta a 19 anni, il 3 dicembre 2004, quando è stato travolto a un semaforo da una macchina. L' urto fu terribile. Gabriele riportò ferite gravissime. Morì la sera del 4 dicembre, senza aver mai ripreso conoscenza. I genitori e la sorella furono d' accordo nel donare i suoi organi.

Lorenzo Guarnieri aveva invece solo 17 anni quando il 21 gennaio 2016 ha perso la vita a bordo del suo scooter a Firenze nella zona delle Cascine.

Come Gabriele, era un giovane pieno di vita e gran tifoso della Fiorentina.