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Firmato l'accordo per riaprire il museo Ginori

Sottoscritto nella sede del Mibact il documento per la valorizzazione e il rilancio della struttura dopo l'acquisizione da parte dello Stato

L'accordo di valorizzazione sottoscritto a Roma prevede tra le altre cose l'integrazione del museo con i luoghi della cultura presenti in Toscana attraverso la costituzione di una Fondazione di partecipazione aperta a soggetti privati come le associazioni per la tutela e la valorizzazione del patrimonio. Il documento sottoscritto a Roma costituisce il passo successivo all'acquisizione del 'Museo Richard Ginori della Manifattura di Doccia' da parte dello Stato annunciato dal ministro dei Beni e attività culturali Dario Franceschini lo scorso 27 novembre. 

Presenti alla firma il segretario generale del ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Carla Di Francesco, la vicepresidente della Regione Toscana, Monica Barni, e il sindaco di Sesto Fiorentino, Lorenzo Falchi. 

Il museo è stato gestito dalla stessa azienda a partire dal 1965 fino alla sua chiusura nel 2013 e possiede una collezione unica, che con i suoi pezzi documenta tre secoli di porcellana in Italia e in Europa. Non solo: la struttura possiede anche un enorme patrimonio librario che, sulla carta, testimonia il rapporto stretto che la Ginori ha sempre avuto con il territorio.