Cronaca

Rischiano di perdere la vista dopo un'iniezione

Sono 5 i pazienti che dopo essere stati curati con il farmaco Avastin hanno avuto una grave infezione. L'ospedale di Careggi ha aperto un'inchiesta

I pazienti hanno avuto una grave infezione agli occhi dopo un intervento nell'ambulatorio del reparto di oculistica il 18 settembre scorso e rischiano di perdere la vista. 

E' quanto riportano i quotidiani La Repubblica e La Nazione spiegando che sotto "accusa" c'è un farmaco usato in terapie di contrasto a casi di maculopatia degenerativa che viene somministrato tramite iniezioni. 

Nei giorni successivi all'intervento in ambulatorio cinque pazienti su diciassette hanno accusato dolori e disturbi infiammatori e sono stati operati d'urgenza di "vitrectomia", quindi ricoverati alcuni giorni in ospedale. 

Per i cinque che hanno avuto problemi potrebbe esserci stata una contaminazione del farmaco durante la fase di sporzionamento in ambulatorio che peraltro fu fatto solo per loro. Per altri 12 pazienti sarebbe stato usato un farmaco in confezioni monodose.

L'Avastin di Roche è il farmaco finito, assieme al Lucentis di Novartis, in uno scandalo per un presunto cartello tra aziende farmaceutiche.

Avastin è nato per la cura del cancro e anche se funziona contro la maculopatia il produttore non ha mai chiesto l'estensione delle indicazioni a quella patologia.

"Da tempo sollecitiamo un intervento risolutivo da parte delle Istituzione per quanto riguarda l'uso dell'Avastin" spiega Romolo Appolloni, coordinatore della commissione patologie oculari dell'ordine dei medici di Roma. 

"In casi in cui insorgono problemi come quelli accaduti a Careggi - spiega - la responsabilità ricade solo sul medico che ha utilizzato un farmaco aspecifico, fuori indicazione, e sul farmacista che lo sporziona". 

In un recente convegno, alla Camera dei Deputati, i maggiori esperti in oculistica hanno chiesto dunque che, o si renda fruibile l'uso dei farmaci con indicazione specifica, o che si estenda all'Avastin l'indicazione di efficacia per la maculopatia.